La Pasqua si avvicina, e mi vengono i brividi solo al pensiero. Brividi di terrore accompagnati da sofferenza, indignazione, rabbia e un senso infinito di impotenza. Ad essere sinceri tutte queste emozioni fanno parte del quotidiano, per chi come me ama gli animali. Non solo a Pasqua succede una carneficina, ogni secondo di ogni singolo giorno vengono uccise migliaia di anime per accontentare il nostro (anzi, vostro) palato. Ma in questo giorno, che rappresenta la resurrezione di Cristo, sacrificare dei cuccioli indifesi è ancora più inquietante!
Chi non ha mai visto gli agnellini giocare, non avrà mai un’immagine chiara della gioia che può pervadere la vita.
(Susanna Tamaro)
Secondo me, mangiare ancora la carne al giorno d’oggi non ha proprio senso, con tutte le alternative che si trovano… Ma capisco anche che il mio è un pensiero utopistico, (purtroppo 🙁 ) perché l’essere umano antepone se stesso agli altri, e sarà praticamente impossibile un mondo completamente vegan, ma bisogna almeno cercare di limitarne il consumo! Mio padre è cresciuto a legumi perché ai suoi tempi la carne era un lusso e la mangiava la domenica quando gli andava bene. Ed ora invece la si può trovare a pochi euro, in tutte le versioni possibili…
Tornando alla mattanza pasquale, mi chiedo che senso ha tutto questo orrore, sacrificare degli esseri innocenti per festeggiare la giornata della resurrezione?! Ma la mente umana è davvero sadica e perversa! Riempirsi la pancia del dolore di poveri cuccioli strappati alle loro madri, per che cosa? Già, perché così vuole la tradizione. Una stupida e crudele tradizione che deve essere abolita al più presto. Ma non sarebbe ora di evolverci un pò? Andiamo, il tempo è arrivato, anzi, siamo anche in ritardo e se si continua di questo passo l’umanità e tutto l’intero pianeta farà una brutta fine.
Per fortuna, grazie alla campagna di sensibilizzazione di diverse associazioni animaliste e di alcuni gruppi indipendenti di volontari animalisti, negli ultimi anni la richiesta di carne di agnello e capretto è notevolmente diminuita, ma deve cessare del tutto se vogliamo davvero crescere spiritualmente.
Cambiare si può, e anche scegliere di progredire si può. E’ molto semplice, basta mettersi nei panni di questi cuccioli che sono lì, indifesi, terrorizzati dalle urla dei loro compagni, dall’odore del sangue e dall’idea di morire in modo così cruento. Tutti noi proveremmo questa angoscia! Una semplice riflessione apre il cuore all’empatia e così avviene il cambiamento, si comprende che la vita va protetta e difesa e che ogni essere vivente ha il DIRITTO DI VIVERE.
Solo quando non si ucciderà più nessuno, il giorno di festa potrà chiamarsi tale, altrimenti rimarrà solo un giorno di orrore e vergogna.
La vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano. Trovo che più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad essere protetta dall’uomo dalla crudeltà degli altri uomini.
(Mahatma Gandhi)
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