L’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo… Tutto è uno!
Il piccolo cosmo e il grande cosmo sono strettamente collegati, infatti il micro non è l’opposto del macro, anzi, ogni uomo è un mondo in miniatura, poiché la sua struttura ripete in piccolo quella dell’Universo. Questa di cui stiamo parlando è una dottrina molto antica che si può ritrovare in differenti culture, il filosofo Ermete Trismegisto dichiarò: “Tutto ciò che è in alto è come ciò che è in basso, tutto ciò che è in basso è come ciò che è in alto. E questo per realizzare il miracolo di una cosa sola da cui derivano tutte le cose, grazie ad un’operazione sempre uguale a se stessa.” Il grande sistema è analogo al piccolo sistema, l’organismo alla sua cellula e il macro al micro. Possiamo affermare quindi, che macrocosmo e microcosmo sono governati da un’unica legge: tutto ciò che è contenuto nell’Universo è contenuto anche nella più piccola particella esistente. Questo concetto lo troviamo anche nel corpo umano, gli organi interni, l’epidermide, gli arti… fanno parte del corpo stesso anche se svolgono funzioni diverse e hanno nomi differenti. La concezione del Tutto è di notevole importanza, infatti la visione olistica (olismo dal greco ‘olos’, che significa tutto, intero) vede l’uomo nella sua interezza: corpo, mente, anima. Possiamo definire il corpo umano come un’unità indivisibile, oltre ad organi e apparati è fatto anche di emozioni. Il nostro corpo e la nostra mente interagiscono con le persone, le cose, la natura (microcosmo) e l’infinitamente grande in cui siamo immersi (macrocosmo). In questo scambio di stimoli, in questo dare e ricevere, scaturisce il nostro essere. L’energia fluisce attraverso dei canali e se si interrompe, il flusso di energia non potrà continuare il suo percorso. Tra le tecniche olistiche che aiutano l’organismo a ritrovare un buon equilibrio energetico abbiamo la Riflessologia.
Questa terapia naturale si basa sulla sollecitazione di alcune zone del corpo corrispondenti a determinati organi che sono collocati altrove. Con la Riflessologia si possono trattare problemi cronici, acuti, psicologici, fisici ed emotivi. I benefici possono essere il rilassamento, la riduzione del dolore e il miglioramento della circolazione sanguigna, ma anche sblocchi emozionali. Quando viene applicata ai piedi prende il nome di Riflessologia Plantare, ma abbiamo anche la Riflessologia Palmare (mani) e la Riflessologia Facciale (viso). La pratica della stimolazione manuale ha origini remote, infatti l’uomo per trovare un po’ di sollievo utilizzava le proprie mani per alleviare i dolori esercitando delle pressioni o leggeri tocchi direttamente sulla parte del corpo malata. Nascevano così i primi metodi di cura basati sul massaggio. Il massaggio infatti, è uno dei sistemi più antichi che aiuta a ripristinare il flusso energetico. La relazione tra i punti riflessi e gli organi interni del corpo era già conosciuta nell’antichità, i primi trattamenti sono stati eseguiti in Cina e India nel 5000 a.C. ma il primo documento che attesta l’antichità di questa pratica risale al 2.330 a.C. circa. I risultati più incisivi si ottengono attraverso il piede, infatti i piedi sono le nostre radici (come quelle dell’albero), sorreggono tutta la nostra struttura corporea, sono organi di sostegno e locomozione e in loro si riflette la totalità dell’organismo. Possiamo quindi dire che i piedi sono un microcosmo rispetto all’intero corpo, infatti sono il ponte di collegamento tra la terra (materia) e il cielo (spirito).
Gli organi sono proiettati sul piede in una maniera logica, una proiezione organica che rientra nel concetto microcosmo-macrocosmo. La forma stessa del piede, messi uno vicino all’altro, richiama la forma del corpo. Così l’alluce diventa la testa, la parte esterna (subito dopo il quinto dito) le spalle, il lato interno del piede ricorda la colonna vertebrale e così via. Così come troviamo gli organi di destra sul piede destro e quelli di sinistra sul piede sinistro, mentre altri, ad esempio polmoni, reni, vescica etc… li troviamo su entrambi i piedi. Il piede perciò rispecchia l’intero organismo. A volte si tende a sottovalutare questa parte del corpo che invece è di elevata importanza, perché proprio lì vi è disegnata la mappa del nostro corpo e della nostra personalità. Qualsiasi caratteristica di un piede che dovesse deviare rispetto al canone di un piede “normale” (o ideale) corrisponderà ad uno squilibrio fisico di un determinato settore dell’organismo, oppure ad una problematica dell’atteggiamento psichico della persona in questione. Questo trattamento rimette in moto l’energia bloccata, così facendo si riattiva la circolazione linfatica e venosa, si rigenera il sistema nervoso, si allentano gli stati di tensione liberando le emozioni trattenute e ritrovando così un equilibrio psicofisico; e un buon terapeuta deve entrare in contatto con la persona che sta trattando, deve riuscire a trasmettere in lei la sua carica positiva verso la guarigione, deve massaggiare la persona e la sua anima attraverso i piedi.
In conclusione si può affermare che la Riflessologia Plantare è una disciplina naturale in grado di favorire lo stato di benessere della persona. E’ una terapia che aiuta a sciogliere i blocchi energetici che sono all’origine di tanti malesseri, psichici e fisici. Attraverso questa pratica si può ritrovare una maggiore consapevolezza del nostro essere, e, una volta sciolti tutti i nodi, vivere in equilibrio con il Tutto.
(Photo dal web)
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