Ph dal web

In questa uggiosa giornata invernale, nel calore della cucina e in compagnia dei miei gatti un’ispirazione arriva alla mia mente. Mi trovo in un momento di cambiamento, un cambiamento che ho fortemente desiderato e che alla fine è arrivato. Un periodo introspettivo, in cui rivedere la mia vita e valutare bene i prossimi passi da fare. Siamo così restii al cambiamento, ci mette paura solo la parola, ma perché? Noi esseri umani abbiamo bisogno di sicurezza, di stabilità, di crearci un nostro spazio e restare lì, vivendo giorno dopo giorno nella nostra routine. Però questo modo di fare e di vivere il più delle volte ci crea frustrazione, perché la nostra anima è consapevole che non stiamo davvero vivendo, ci stiamo semplicemente lasciando vivere. Ammetto che la sicurezza fa piacere, non ci disturba affatto, anzi. Ma arriva un momento in cui avviene una sorta di risveglio, una specie di corto circuito. Di solito arriva dopo qualche evento catastrofico, una malattia, un incidente, la perdita di una persona cara.. A quel punto tutto ciò in cui credevamo crolla, in quel momento si capisce che non c’è nulla di stabile, fisso, perenne, ma tutto è in continuo cambiamento. Se riflettiamo infatti l’unica cosa certa della vita è che cambia in continuazione; le nostre emozioni, i nostri pensieri, i nostri atteggiamenti, il nostro corpo, tutto è in un perpetuo mutamento. Eppure ci aggrappiamo con tutte le forze quando non vogliamo uscire dalla nostra zona di sicurezza, anche se ormai ci sta stretta. Meglio rimanere in una zona sicura piuttosto di andare incontro al nuovo. Invece il cambiamento è necessario per la nostra evoluzione, per la nostra crescita, mettersi in gioco e provare nuove strade per diventare padroni della propria vita e sviluppare il proprio potere personale.

Se non cambiamo, non cresciamo. Se non cresciamo, non stiamo davvero vivendo.
(Anatole France)

Quindi, in questo periodo di transizione, accolgo tutto quello che verrà perché so che sarà per il mio bene. Lascio andare il passato facendo tesoro delle esperienze vissute, in modo che mi aiutino a fare le scelte più giuste per la mia crescita. E anche se la strada sarà in salita la voglio comunque percorrere, perchè quando arriverò in cima potrò godere di un bellissimo panorama. Un mio consiglio è quello di imparare a fidarci delle nostre sensazioni, ad ascoltare le nostre emozioni più profonde, a seguire il nostro intuito, perché tutto questo ci porterà in un mondo nuovo, pieno di magia, dove tutto ciò che desideriamo può accadere.

Ti svegli un mattino e decidi di cambiare.
C’è un sortilegio dentro il cuore,
un sussurro nei polmoni,
una chiamata alle armi della pancia,
una formula magica nella mente,
quel genere di cambiamento
che si chiama rivoluzione.
(Fabrizio Caramagna)

Buona vita e buon cambiamento!

 

SEGUIMI SU INSTAGRAM 😉

Cambiare, perchè?

155 pensieri su “Cambiare, perchè?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.