Un paese davvero affascinante, selvaggio, e pieno di contrasti. Questo viaggio “ontheroad” è stato ricco di emozioni e molto coinvolgente, ho potuto conoscere una bellissima terra e i suoi abitanti un po’ strani 🙂  Questo piccolo paese è situato all’estremità occidentale dell’Europa, la prima tappa è stata nella capitale: Lisbona. Una città molto bella, con i suoi vecchi tram e le caratteristiche funicolari che si arrampicano per le ripide strade, la musica malinconica (il fado), che arriva dai vari locali sparsi nella città, un’allegra vita notturna soprattutto nel Bairro Alto, e fantastici panorami.

Tram a Lisbona
Tram a Lisbona

Insieme alle mie amiche, mi sono lanciata alla scoperta di questa fantastica città, l’albergo era in centro e quindi il primo giorno l’abbiamo potuta girare tranquillamente a piedi. Abbiamo trovato un bellissimo mercatino dell’antiquariato e di prodotti artigianali, e sono partita con il primo acquisto: gli azulejos. Tipici del Portogallo, questi azulejos sono delle piastrelle dipinte a mano che sono state introdotte nel paese dai Mori. Abbiamo camminato poi verso il centro della città fino ad arrivare a Praça do Comércio, una grande piazza che si affaccia sul fiume e che mi ha ricordato molto la piazza di Trieste.

Praça do Comércio
Praça do Comércio
Praça do Comércio

Dopo cena abbiamo preso un taxi che ci ha condotte all’Alfama, un caratteristico quartiere in collina dove si suona il fado, questa musica così nostalgica e struggente. Il tour é continuato il giorno seguente con la visita della Torre di Bélem, una fortezza che si affaccia sul fiume Tago e che è Patrimonio dell’Umanità, simbolo dell’epoca delle scoperte fu costruita per difendere il porto di Lisbona.

Torre di Bélem

Abbiamo continuato il nostro viaggio verso il punto più occidentale d’Europa, il Cabo da Roca, per raggiungere poi la graziosa cittadina di Sintra immersa nella vegetazione con splendidi palazzi e affascinanti edifici storici.

Spiaggia libera e selvaggia
Cabo da Roca
Sintra

La sera a Lisbona abbiamo provato a prendere il famoso tram 28, che fa il giro del centro storico della capitale portoghese e dicono che sia un tragitto molto suggestivo, ma è stato impossibile. E qui abbiamo avuto la prima esperienza che ci ha fatto notare un po’ di disorganizzazione; dopo aver fatto la fila per più di un’ ora il tram ha smesso di passare senza che nessuno ci avesse avvisato 🙁

Il tram 28

Delusi, amareggiati ed affamati, abbiamo preso un taxi e siamo andati al Bairro Alto per trascorrere la serata immersi nella movida portoghese. Qui, io e la mia amica volevamo mangiare una buona zuppa di legumi, ma il cameriere poco gentilmente ci ha fatto capire che avevamo ordinato troppo poco e quindi ci siamo dovute alzare e andarcene! Per fortuna lì vicino c’era un Kebab e così ho potuto mangiare un panino con i falafel, ormai stavo morendo di fame!!! (A proposito, anche qui come in Provenza, la cucina vegan rimane sconosciuta 🙁 ) Dopo queste esperienze abbiamo intuito che i portoghesi sono un po’ strani, non aiutano molto i turisti, anzi se ne fregano proprio, ma per fortuna noi l’abbiamo presa sul ridere! 🙂  Il viaggio è proseguito con la visita di un fantastico paese racchiuso da mura medievali: Obidos. In questa graziosa cittadina con le tradizionali casette dipinte e le sue vie acciottolate è molto piacevole fare una passeggiata e assaggiare la ginjia, il tipico liquore a base di ciliegie servito su un bicchierino di cioccolato fondente. Qui ho anche visto una chiesa trasformata in libreria, un luogo davvero suggestivo!

Vicolo a Obidos
Chiesa trasformata in libreria a Obidos
Io nella chiesa-libreria di Obidos

Dopo la visita di Obidos siamo stati a Nazaré, una pittoresca località costiera dell’Estremadura, nel Portogallo centrale. Questo piccolo villaggio fu reso famoso da un hawaiano, quando nel 2013 cavalcò un’onda alta 29 metri.

Il villaggio di Nazaré
Il villaggio di Nazaré
Spiaggia di Nazaré

Dopo il pranzo a Nazaré abbiamo proseguito per Batalha e la visita del suo monastero in stile gotico con parti in stile manuelino per poi arrivare alla città di Fatima. Quest’anno il Santuario festeggia i 100 anni dalla prima apparizione, ero curiosa di vedere questo luogo per molti così sacro e meta di pellegrinaggio di tantissimi fedeli, ma purtroppo a me non ha trasmesso nulla… Ad ogni modo, sono contenta di esserci stata.

Monastero di Batalha
Santuario di Fatima
Scultura dei tre pastorelli nel centro di Fatima

Il tour portoghese è continuato con la visita della città universitaria di Coimbra, terza città del Portogallo per grandezza, fu la prima capitale del Paese. Visitando questa città si incontrano gruppi di studenti con la caratteristica toga nera (traje académico), e nell’Alta Coimbra, (il quartiere accademico) si trova l’Università più antica del Portogallo. Mentre nella Baixa, si concentrano bar, ristorantini, negozi e piccole botteghe dove poter fare shopping, la Baixa è caratterizzata da vicoli stretti, pavimenti lastricati, edifici antichi decorati dai tipici azulejos, ripide scalinate e un bel viale centrale ricco di negozi di vario genere.

Coimbra
Particolare di un ristorante a Coimbra con gli azulejos

Terminata la visita di questa graziosa cittadina il viaggio è proseguito verso la splendida città di Porto, situata nel nord del Portogallo ha un’atmosfera magica, con i suoi saliscendi e le case decadenti, il quartiere Riberia adagiato sulle sponde del fiume Douro è ricco di personalità, e da qui si può ammirare un fantastico panorama grazie anche al Ponte Dom Luis I, una costruzione in ferro opera di un ingegnere che fu un collaboratore di Gustave Eiffel. Una gita in battello sul fiume Douro ci ha permesso di vedere questa bella cittadina da un altro punto di vista, potendo ammirare così il pittoresco quartiere Ribeira, la zona più turistica di Porto. La sera questo posto diventa ancora più affascinante, e sedersi ad un tavolino in un bar proprio sotto il maestoso ponte è stata un’esperienza davvero magica.

Veduta dall’alto di Porto
Quartiere Ribeira di Porto
Quartiere Ribeira di Porto
Ponte Dom Luis I
Panoramica del Ponte Dom Luis I e il fiume Douro
Ponte Dom Luis I (ed Io)

Un’altra bella città che abbiamo visitato è stata Braga, ultima tappa di questo incredibile viaggio; situata nel nord ovest del Portogallo, dal carattere antico e ricco di fascino è una città di chiese e monasteri, infatti è considerata il centro religioso del paese. Io, stanca di visitare chiese, ho preferito fare una bella passeggiata nel centro storico, molto carino e pieno di vita.

Braga
Braga
Braga

L’ultima sera a Porto io ed altri amici conosciuti durante il viaggio abbiamo voluto salutare il Portogallo andando a fare un giro a Leça de Palmeira, una località balneare sull’Oceano Atlantico. E’stata una serata fantastica, arrivati lì ci siamo trovati immersi nella nebbia! Il faro, la spiaggia, la scogliera, il fragore delle onde dell’oceano, era tutto così suggestivo e pieno di poesia 🙂

Il faro a Leça de Palmeira (foto di Debora)

Ho chiuso in bellezza questo viaggio, un’esperienza fantastica che mi ha dato modo di scoprire un paese ricco di fascino e di contrasti, e forse proprio grazie a questi risulta essere così unico! Durante questo tour ho potuto conoscere anche delle persone fantastiche che hanno reso ancora più piacevole questo viaggio, e le voglio ringraziare qui pubblicamente 🙂

Cartina del nostro “on the road”

Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita          (Proverbio Cinese)

 

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Portogallo “on the road”
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