Tabù aveva poco più di un paio di mesi quando lo portai a casa. Tutto nero, magrolino, senza coda e un caratterino niente male. Io vivevo con Ricky, e questo piccolo esserino portò un po’ di scompiglio nelle nostre vite inizialmente. Non avevo mai avuto un gatto e per me era tutto nuovo. Fortunatamente Ricky andava d’accordo con i gatti, quindi lo accettò subito. Però il piccolino lo sfidava, lo tormentava, e gli faceva gli agguati. Era uno spasso vederli!!! Io prendevo le difese di Ricky, perché quando Tabù arrivò in casa nostra, Ricky era anziano e malato di cuore, ma mi rassicurava il fatto che lui non se la prendesse e accettasse tutto dal piccolo microbo 🙂

Diventarono presto amici e a volte condividevano anche la cuccia! Questo rapporto speciale tra cane e gatto durò solo un anno, perché poi Ricky si trasformò in una stella, una bellissima e luminosa stella.

Tabù e Ricky

 

La scelta del nome fu facile, perché da buona amante di liquirizia, mi è venuta subito in mente la caramella Tabù. A casa lo chiamiamo anche diavoletto, perché, anche se con il passare del tempo si è calmato, ha mantenuto il suo bel carattere da piccola peste. Ma anche questo è amore, accettare tutto dell’altro senza volerlo cambiare.   Je t’aime Tabù 🙂

Tabù
Tabù, la mia liquirizia preferita

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